Domenica 24 luglio 2022 - VII dopo Pentecoste (C)
che, trovandosi soli ed abbandonati, continuano ad amare,
perché sanno di essere amati da Dio.
che accettano i propri limiti con sguardo fiducioso e sereno,
perché scopriranno la felicità dell’umiltà.
che vivendo la propria povertà seminano allegria intorno a sé,
perché conosceranno la gioia di vivere.
che non fomentano l’egoismo di vivere cercando le proprie sicurezze,
perché le vedranno soddisfatte.
che si accostano alla sofferenza altrui, perché non mancheranno mai di compagnia.
che rimangono ottimisti, perché non avranno la sensazione
di aver sprecato la propria vita.
che sono portatori di pace e di energia creatrice, perché contribuiranno fino all’ultimo momento
alla costruzione del mondo.
che hanno valorizzato la propria vita e valorizzano la propria anzianità,
perché al tramonto della loro esistenza sapranno rendere grazie a Dio
per il grande dono della vita.
che danno alla società e alla Chiesa una lezione di vita, un bagaglio di saggezza e un esempio di fede incarnata.
che al momento di lasciare questo mondo potranno ripetere le parole del profeta Simeone
quando vide Gesù e lo prese in braccio.